Favorire gli spostamenti in Ferrovia
da Varese-IT a Lugano-CH (e da Lugano a Malpensa)
Il prossimo 7 gennaio 2018 entrerà in esercizio il nuovo collegamento ferroviario tra Italia e Svizzera sull’asse Varese-Lugano: utilizza il tracciato Stabio-Arcisate recentemente giunto alla fine della fase realizzativa. In prospettiva futura, a giugno, dalla Svizzera si potrà raggiungere l’Aeroporto della Malpensa utilizzando la ferrovia.
Dal punto di vista della Politica dei Trasporti si è notata, al fianco di quella svizzera, la volontà italiana (mostrata dall’attuale Ministro italiano per le Infrastrutture, Signor Emiliano Del Rio) di favorire gli spostamenti su rotaia, soprattutto per alleggerire il traffico “su gomma” e diminuirne le oggi evidenti negatività.
In particolare negli ultimi anni tra Italia e Cantone Ticino si verifica il fenomeno del Lavoro oltre frontiera. Gli oltre 65 mila italiani che si recano giornalmente in Svizzera per svolgere la propria attività lavorativa, vengono confrontati -con le loro 50 mila automobili- con colonne e ritardi sulle direttrici stradali di comunicazione in uno stretto territorio lacustre e collinare.
I collegamenti ferroviari TILO (Ticino-Lombardia) sono già attivi da anni su altre linee, ma ancora si stanno sviluppando idee e progetti -anche coordinati dal Dipartimento del Territorio del Cantone Ticino- per migliorare gli spostamenti dalle Stazioni ferroviarie alle sedi di lavoro. La nuova linea da Varese a Mendrisio e Lugano si presenta dunque come un’ottima opportunità.
Alcune interessanti suggestioni dalla giornata inaugurale del tracciato Stabio-Arcisate, dal sito web rsi.ch/news della RadioTelevisione svizzera di Lingua italiana:
Dal sito web del servizio ferroviario TILO:
http://www.tilo.ch/Tools/News-list/Servizi-S40-e-S50.html
Dal sito web di TRENORD:
Dal punto di vista tecnico i convogli TILO nel tratto italo-svizzero da Arcisate a Stabio, e viceversa, presentano una novità unica in Europa (e forse nel mondo): la transizione dinamica senza sosta dalla rete elettrificata italiana (a 3 mila volt in corrente continua) a quella svizzera (12 mila volt in corrente alternata); ed il passaggio automatico da un sistema di controllo ad un’altro. Lo si può ascoltare dal direttore di TILO Signor Denis Rossi, in una trasmissione RSI dedicata alla gestione dei collegamenti trans-frontalieri ferroviari:
https://www.rsi.ch/rete-uno/programmi/informazione/modem/Infine-la-Stabio-Arcisate-9930211.html
da Bellinzona-CH a Luino-IT e Gallarate, per persone e per merci
Da alcuni anni era in discussione, nelle diverse fasi politico-amministrative e progettuali, il rafforzamento del collegamento ferroviario di confine tra Svizzera ed Italia sulla non semplice direttrice da Bellinzona al Gambarogno al Luinese, e via fino a Gallarate/Busto Arsizio. L’interesse della Confederazione elvetica era palese per avere uno sbocco in Italia per il traffico delle merci viaggianti in ferrovia sulla linea veloce da Nord dopo la messa in esercizio del tunnel di base del San Gottardo, in finire di 2016; infatti a Busto Arsizio opera da anni un centro intermodale per il trasferimento delle merci da autocarri pesanti a vagoni ferroviari, molto attivo per le merci in arrivo-da e partenza-per i porti navali del Nord-europa, Anversa e Rotterdam… merci che per alcuni anni hanno viaggiato unicamente sulla direttrice di Domodossola dopo l’apertura nel 2006 della galleria di base del Loetschberg.
Premesso che lo sgravare almeno parte della rete stradale dagli autocarri pesanti pare oggi benvenuto anche in Italia (per motivi di viabilità spesso ingolfata e inquinamento dell’aria da motori fermi in colonna), la preoccupazione dei Comuni della riva lacustre lombarda del Lago Verbano è stata spesso palpabile (e del tutto comprensibile). La fase progettuale pare aver dato comunque buone rassicurazioni, e le ascoltiamo dalla Signora Sindaco di Luino intervistata dalla Redazione “news” del sito web della RadioTelevisione svizzera di Lingua italiana:
https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/Bellinzona-Luino-si-parte-9878179.html
Aggiornamenti 2 gennaio 2018, 4 gennaio 2018