Cadono le foglie, in agosto!
Assistiamo a nuovi fenomeni naturali e nuove necessità tecniche o sociali, alla fine riconducibili a mutamenti climatici già riconoscibili: come i prolungati periodi di canicola o le più lunghe assenze di precipitazioni piovose.
Come riporta la Radio svizzera di Lingua Italiana RSI, in molte zone tedescofone a nord delle Alpi si sta verificando una prematura caduta delle foglie dagli alberi. L’inconsueto fenomeno è dovuto sia alla lunga carenza di piogge (praticamente da fine aprile!) sia al lungo periodo canicolare vissuto tra luglio ed agosto, fin quasi alla metà del mese in corso. Si possono leggere nel link della RSI i motivi specifici del perché Cadono le foglie in Agosto!
Questa notizia si lega abbastanza concretamente a quella riportata recentemente circa la difficoltà di foraggiare il bestiame attualmente alle quote alte montane presso malghe ed alpeggi. Il lungo periodo di assenza di sufficienti precipitazioni piovose, unito alla costante presenza nei pomeriggi solatíi di “vento da sucìna” che asciuga la poca umidità negli strati erbosi… ha ridotto al minimo l’erba disponibile per gli animali, alimentando la possibilità di “scaricare gli alpeggi” e riportare il bestiame anticipatamente a valle.
Un altro indicatore dei mutati fenomeni climatici viene da una proposta odierna contenuta nell’intervista rilasciata al giornale domenicale zurighese NZZ am Sonntag dal Consigliere Federale svizzero per le questioni militari. Il Signor Guy Parmelin fa notare come i nuovi fenomeni meteorologici abbiano imposto un maggior impiego di personale e mezzi militari: in particolare per portare acqua al bestiame assetato, e per spegnere gli incendi più numerosi, e nel caso di frane. Dunque le recenti più numerose necessità impongono il ricorso a nuovi e migliori mezzi d’intervento:
https://www.rsi.ch/news/svizzera/Canadair-per-lesercito-10790063.html
Ringraziamo sentitamente i giornalisti e programmatori della RSI Radio Televisione della Svizzera italiana per le sempre puntuali osservazioni circa i fenomeni naturali ed i loro mutamenti. E per aver qui approfittato del loro lavoro per alimentare la conoscenza delle nuove realtà del nostro Ambiente vitale.
