la Mano dell’Uomo nel Riscaldamento terrestre: 2 – Negazionismo

la Mano dell’Uomo nel Riscaldamento terrestre: 2 – Negazionismo


Surriscaldamento e Clima: 2 – il Negazionismo dell’intervento umano

Avevamo concluso la prima parte dell’argomento con una constatazione un po’ amara circa un certo fatalismo infiltratosi tra le persone. Proprio su di questi indesiderati effetti psicologici aderiscono e proliferano -soprattutto nella Rete della Comunicazione web- ideologie che negano la responsabilità umana nel Surriscaldamento atmosferico e nei conseguenti Mutamenti del Clima, ideologie talvolta orchestrate ad arte, talvolta generate dal non credere alla scientificità dei dati. È recentissima l’ironia del Presidente USA in carica su che fine avesse fatto il riscaldamento globale, mentre osservava il gelo polare sulle coste nord-orientali degli States: per negare l’aumento della temperatura terrestre si ignora il significato di “globale”, non evidenziando che il surriscaldamento verificato dagli studi di fisica dell’atmosfera sia una media integrale estesa a tutto l’anno e a tutta la Terra; essendo un valore medio, l’attuale +1°C non esclude i freddi invernali e neppure i puntuali fenomeni locali di gelo sotto la media.

Qualche tempo fa si era ascoltato un vecchio montanaro, esperto di zone soggette a valanghe di neve, negare l’intervento umano nel Surriscaldamento in quanto risultato -a suo dire- “di un evidente errore di valutazione dei Meteorologi e dei Fisici dell’Atmosfera” (!). Tuttavia, nell’esporre la propria interpretazione della fisica atmosferica, aveva mostrato un chiaro errore concettuale affermando -parole sue- “impossibile che l’atmosfera lasci sì accesso alla radiazione solare ma, per l’accumulare sempre più CO2, ne moltiplichi l’effetto sulla temperatura: non si può creare energia, dunque gli scienziati evidentemente sbagliano contabilizzando più di una sola volta l’energia portata dai raggi solari“. L’affermazione si basa su di una scorretta interpretazione del meccanismo di effetto serra, che in realtà compie l’azione di trattenere una parte dell’energia in uscita. La Terra viene riscaldata dai raggi del Sole ma tende anche a raffreddarsi cedendo all’esterno il proprio calore in forma di radiazione infrarossa, proprio come fa ogni corpo caldo, proprio come la minestra che una volta cucinata si raffredda nel piatto. La presenza dell’atmosfera (costituita di vapore acqueo e di altri ossidi sia naturalmente spontanei sia prodotti dalle attività umane) costituisce un parziale sbarramento alla perdita di calore: parte della radiazione infrarossa in uscita dalla Terra viene riflessa all’indietro: più gas riflettenti sono presenti –i gas ad effetto serra– minore è il calore perso verso lo spazio esterno, dunque maggiore la temperatura dentro l’atmosfera.

Se si volesse approfondire con dati numerici e grafici, ecco un’ampia descrizione dell’effetto serra in Wikipedia.

Recentemente si è notato in Rete un sito web costruito per negare -con la presunta semplice evidenza di un diagramma “a torta”- che il Surriscaldamento globale terrestre sia causato dalla CO2 atmosferica: si sorride dell’affermazione che concentrazioni tutto sommato piccole di CO2 e di CH4 nell’Atmosfera di vapor acqueo siano responsabili di tanto disastroso aumento della temperatura sulla Terra, a loro dire spiegabile con cause del tutto “naturali”, tuttavia non specificate! Be’, una tesi che contraddice tutti gli studi e le ricerche scientifiche, una tesi anti-scientifica facilmente confutabile quando si noti come in assenza di atmosfera la Terra sarebbe fredda, freddissima, con una temperatura media di -18°C … mentre con la composizione atmosferica tipica almeno degli ultimi millenni abbiamo avuto una temperatura media di circa +15.5 °C.  La presenza dell’atmosfera terrestre permette dunque di aumentare la temperatura media del pianeta di oltre 33°C rispetto al non averla; le modificazioni di composizione intervenute dal 18° secolo al 21° attuale (in particolare la concentrazione della CO2 passata dalle circa 250 parti per milione dell’Era pre-industriale alle oltre 400 attuali, e quella del metano che ha grande potere riflettente) sono modificazioni grandi in termini relativi e stanno davvero provocando un aumento medio di temperatura superiore ad 1°C: un aumento che sarà di circa 3°C nel 2100 se non faremo nulla per bloccare le presenti continue emissioni di gas ad effetto serra.

Le tesi negazioniste si distinguono per scarso ricorso a solide basi scientifiche, adottandondo la strategia dell’impatto dialettico comunicativo. Personalmente non le osservo con eccessivo fastidio perché impongono pur sempre una rivisitazione ed una miglior comunicazione delle tesi più correttamente scientifiche, quali basi conoscitive per mostrare l’infondatezza del negazionismo tout court. La quasi costante assenza di correttezza scientifica e l’interpretazione incompleta dei fenomeni reali sono i limiti obbiettivi delle tesi negazioniste che, in ogni caso, hanno un grande seguito tra chi non approfondisce le proprie conoscenze o si identifica nell’anti-scienza o nell’anti establishment senza porsi domande. Gettare fumo negli occhi è operazione relativamente semplice e può anche risultare affascinante per chi non vuol vedere. Mostrare che si tratti di fumo è tecnicamente semplice, ben più difficile è diradare la nebbia creata.

Leggi anche un pensiero per cercare di interpretare il disinteresse per le questioni ambientali

 

Post scriptum: nell’ottica del negazionismo tout court sviluppato per interessi lobbistici, che si potrebbe leggere come “sempre negare per evitare di modificare lo status quo utile a certe lobby“… in quest’ottica, dicevamo, si pone una notizia di questi ultimi giorni di novembre 2018: un rapporto governativo statunitense, basato su ricerche eseguite per mandato del Congresso americano a Washington, ha concluso che le perdite causate da Surriscaldamento e Mutamenti climatici costeranno miliardi di dollari entro il 2100 all’economia ed alle infrastrutture ed ai beni della Nazione; così si consiglia al Congresso di spingere la propria azione alla riduzione efficace dei gas serra prodotti. La replica del Presidente USA al rapporto del suo stesso Governo è stata lapidaria nell’affermazione di non credere all’intervento umano nell’aumento dell’effetto serra atmosferico, facendo notare –come leggiamo in un articolo delle News di RSI Radio svizzera di Lingua italiana– che: “Guardiamo alla nostra aria e alla nostra acqua! sono ora a un livello record di pulizia“.

Ultimi aggiormamenti il 2 e 5 dicembre 2018 – G.D.

Giuseppe

Studi: Liceo Scientifico Legnano; Ingegneria Meccanica – Politecnico di Milano. Progettista e ideatore di meccanismi ed attrezzature oleo-pneumatiche, impianti automatici e robot meccanici industriali.

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