La vita che era, la vita che sarà

La vita che era, la vita che sarà


In un bellissimo saggio multidisciplinare sulla storia evolutiva dell’Universo e del Sistema Solare e della Vita sulla Terra – La più bella Storia del Mondo, il segreto delle nostre origini – Scienza, Oscar Saggi Mondadori – si mostra come l’evoluzione delle Specie Viventi sia progredita anche con graduali adattamenti a mutate condizioni di Clima e di Habitat verificatesi nel corso di parecchi milioni di anni, a partire dalla nascita delle prime strutture mono-cellulari.

Le variazioni del Clima atmosferico terrestre si sviluppavano in tempi lunghissimi e si producevano sia per fattori astronomici sia per le condizioni geo-termiche della Terra sia per le interazioni con gli esseri viventi che rilasciano nel suolo e nell’aria e nell’atmosfera molecole derivanti dai loro processi vitali. Una tale fenomenologia non è del solo passato, è tuttora presente ma non è direttamente avvertibile perché per esplicitarsi necessita di tempi lunghissimi, ben più lunghi di quelli di alcune generazioni umane, nell’ordine dei millenni od anche delle decine e centinaia di millenni. Viceversa oggi avvertiamo direttamente e con grande chiarezza il surriscaldamento globale della Terra ed i conseguenti mutamenti del Clima atmosferico, fenomeni verificatisi nei tempi brevissimi di alcuni decenni: il progresso delle conoscenze umane ha generato un nuovo tipo di interazioni “intense”, dovute ai processi tecnologici sviluppati. La diversità col passato è sostanziale!

Ci possiamo domandare se, come già avvenuto nei lontanissimi tempi di vita della Terra, le attuali modificazioni di Clima e di Habitat saranno accompagnate -in una scala temporale ovviamente lunga- da modificazioni dei caratteri ereditari delle specie viventi, anche quella umana. Nei tempi brevi dell’oggi il solo fenomeno visibile è la migrazione: certi animali si spostano a quote più elevate, così come alcune piante ed altri vegetali; ma anche certe popolazioni umane emigrano da regioni divenute inospitali o non più fertili o non più ricche di pesce o di selvaggina. Inoltre molte specie animali e vegetali si stanno estinguendo e sono destinate a scomparire con grave danno per la vitale bio-diversità.

Le variabili in gioco sono innumerevoli e non tutte controllabili. Ancora non sappiamo se potremo agire in maniera risolutiva, molte sono le difficoltà operative: il Mondo è un sistema complesso, un massiccio volano in movimento, difficoltosa è la frenata. Arduo prevedere il futuro, conosciamo il da farsi, non ci stiamo riuscendo ancora.

Cosa sappiamo con certezza? sappiamo che lo sviluppo delle conoscenze dell’essere umano ha indotto la cultura della Tecnica. Il processo tecnologico “produce” gli avvenimenti, “costruisce” nuovi modi d’essere, addirittura”crea” nuovi mondi non più fisici, immateriali, la Radio, la Televisione, la Rete digitale, la Comunicazione sociale, l’Intelligenza Artificiale … siamo nella fase degli adattamenti ai nuovi scenari antropologici: evoluzione culturale, ben più rapida di una sempre possibile evoluzione genetica.

Le mutazioni del Clima atmosferico interagiscono con la fisicità della vita, cambieranno le carte sul tavolo?

Giuseppe

Studi: Liceo Scientifico Legnano; Ingegneria Meccanica – Politecnico di Milano. Progettista e ideatore di meccanismi ed attrezzature oleo-pneumatiche, impianti automatici e robot meccanici industriali.

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