Non ci salviamo più!

Non ci salviamo più!


Al verificarsi di situazioni nelle quali le persone non reagivano alle difficoltà, i miei vecchi erano soliti affermare, in dialetto milanese: “… à sa salvùmm pü !!!“, che si può tradurre come: “… così facendo non ci salviamo più !!!“.

Guardandoci attorno in maniera attenta, possiamo osservare molta superficialità, molta trascuratezza, molta indifferenza. Sappiamo che occorre fare qualcosa, tuttavia vogliamo continuare a vivere la nostra vita da privilegiati del benessere economico. Così:

  • area di gastronomia in un Supermercato di qualità. Ogni porzione già preparata, messa in bella vista, è contenuta in elaborati contenitori in plastica trasparente. Se vai al banco e chiedi delle salse o degli antipasti, ti vengono messi in predisposti contenitori di plastica;
  • area di macelleria, area di pesce e frutti di mare, area dei vegetali … tutto contenuto in vaschette di plastica, poi avvolte in film di polietilene;

Non se ne esce. I vecchi imballaggi in carta oleata non fanno parte della moderna “famiglia felice del benessere”. Ma continuiamo ad invadere la terra di plastiche inutili che alla fine si disgregano riducendosi a micro particelle diffuse ovunque, persino nelle gocce di pioggia e nella neve in montagna e nelle acque degli oceani.

Non ci salviamo più.

Andiamo nelle Scuole e nelle Università e nelle sale da Conferenza o da Concerto. Finite le lezioni e le rappresentazioni, le luci restano puntualmente accese. Si aspetta che passi il l’addetto alle sale … sempre che passi.

Non ci salviamo più.

Guardiamo a come si effettuano i lavori nei giardini, sia in quelli pubblici sia in quelli privati. Osserviamo un’esplosione di aggeggi motorizzati: bisognosi di energia ed anche parecchio rumorosi ed inquinanti, dunque fastidiosi. Gli attrezzi manuali sono ormai praticamente banditi, fosse anche un semplice rastrello o una scopa di saggina, sostituiti dai soffiatori. Non si considera che gli attrezzi a motore (spesso con motore a combustione, per evitare il cavo elettrico, alimentati con miscela olio/benzina) sono molto inquinanti: si stima che emettano gas di scarico e particelle combuste in concentrazioni fino a trenta volte superiori di quelle dei motori automobilistici).

Non ci salviamo più.

In casa d’inverno si è diffusa l’abitudine di stare con vestiti leggeri … ma lo si paga con necessità di temperature più elevate: dunque con consumi energetici esagerati. Perderemmo la dignità se stessimo in casa col maglione? No certo! ma non lo si fa. Poi le camere da letto poco o per nulla riscaldate sono più sane per la salute. Ma non lo si fa.

Non ci salviamo più.

Magari imparare dalle Chiocciole, che sanno razionalizzare quel che possiedono nella propria casa, adattandosi senza sprecare.

Sennò non ci salviamo più!

Giuseppe

Studi: Liceo Scientifico Legnano; Ingegneria Meccanica – Politecnico di Milano. Progettista e ideatore di meccanismi ed attrezzature oleo-pneumatiche, impianti automatici e robot meccanici industriali.

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