il Natale, quale prospettiva?
Davvero il Natale si spiega col bisogno di festeggiamenti esagerati, di luminarie esagerate, di acquisti esagerati, di ogni genere di esagerazione? veramente ha bisogno del Papà Natale inventato dalla commercializzazione spinta? o non sarebbe viceversa da focalizzare maggiormente nella riflessione e comprensione dei veri valori della vita, come suggerito dalla nascita del bambinello di Betlemme in Galilea?
Dai racconti orali e dalle letture si osserva che il Natale veniva vissuto con serenità anche quando non si possedevano le capacità economiche espresse soprattutto nei Paesi occidentali dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, con il possente piano economico Marshall per la ricostruzione. Dunque? perché esagerare con luci e falsa gioia? per soddisfare il nostro ego personale lasciando al loro magro destino gli emarginati? Ci soddisfa davvero tutto ciò? o forse è il miraggio di tornare bimbi, quando non ci mancavano le certezze? Se in un tempo non certo lontanissimo ci si accontentava di un cavagnöoo di arance e noci e mandarini e si rifletteva sul senso della nascita di un bimbetto speciale in una mangiatoia di Betlemme nell’antica Galilea… ci sarà pur stata una ragione! l’abbiamo dimenticata?
Dalla pandemia non abbiamo imparato nulla… siamo tornati alla logica del desiderare le luci abbaglianti del piacere. Senza contare che quelle lucine sono attualmente inopportune nelle condizioni di difficile approvvigionamento energetico: risuona fortissimo un vecchio allarme della Società Solare Svizzera che aveva valutato in un terzo dell’energia elettrica prodotta dalla Centrale nucleare di Muehleberg il consumo di tutti gli apparecchi lasciati in stand-by su suolo elvetico !!!
Un pochino di intelligente sobrietà ci arricchirebbe certamente molto più del farsi richiamare dalle voci delle moderne Sirene rappresentate dai vari Paperon de’ Paperoni nel Mondo, quei ricchi Zii Paperone che ci fanno le loro allettanti proposte al suono dei nostri pochi franchetti che passano numerosi ai loro depositi nei quali ci fanno il bagno come il ricchissimo eroe di Walt Disney.